Alla scoperta dei tuoi sensi – il Gusto


Gusto
Solo la parola evoca così tante cose diverse per me. Mentre approfondivo l’argomento, grazie agli articoli e alle chiamate di questo mese, si svela un intero mondo di nuove possibilità. Attraverso la vista, l’udito, l’olfatto, il tocco e il gusto, abbiamo accesso a così tante informazioni, è davvero sorprendente. Andiamo a esaminare oggi l’argomento Gusto e vediamo quali migliori delizie possiamo invitare attraverso i nostri sensi.

Cos’è il gusto?
Il gusto è un mezzo di percezione che ci arriva attraverso diverse aree della nostra lingua. Ci aiuta a differenziare il piccante dal salato, il dolce dall’amaro, e ci permette di assaporare la ricchezza di cibi diversi.

Inizialmente il cibo era considerato uno dei bisogni umani fondamentali: cibo, alloggio e vestiario. Ma nel corso degli anni il cibo è passato da una necessità a un mercato vitale che include ambiti finanziari, sociali e di lusso. Oggi infatti, l’industria alimentare è un importante datore di lavoro e generatore di reddito per una larga fetta della popolazione. Ci regala anche il piacere di una passione amata e condivisa a livello globale: mangiare!
E tutto questo ruota attorno alla celebrazione di questo meraviglioso senso che è il gusto!

Come funziona il senso del gusto?
Ci sono cinque gusti diversi che sono percepibili attraverso i recettori della nostra lingua. Ognuno di questi evidenzia la presenza di un elemento diverso: il gusto dolce nel cibo segnala la presenza di zucchero; il gusto salato indica la presenza di minerali; un gusto eccessivamente aspro o amaro può avvertirci della presenza di elementi potenzialmente tossici; umami conferma la presenza di proteine. E quante informazioni in più ci forniscono questi recettori? Potremmo avere una certa familiarità con salato, dolce, aspro e amaro, ma cosa sappiamo dell’ultima scoperta, umami?

Cos’è questo umami?
Umami è stato scoperto recentemente come il quinto gusto. Riconosciuto come un sapore gustoso e delizioso presente nei cibi ricchi, si dice anche che l’umami contiene il glutammato, un elemento presente nel latte materno. …Che cosa?!?!

Proprio così, questo gusto appena scoperto dell’umami ci regala una sensazione di completezza, nutriente e salutare, che stimola in noi sensazioni che vanno oltre il nostro palato, va direttamente e prende posto nel nostro stesso essere. Perché questo? Beh, forse perché la presenza di glutammato nel gusto umami innesca i ricordi del primo alimento identificabile per la razza umana, il latte materno. Wow! Quindi, sia che tu da bambino sia stato allattato al seno o no, la presenza di umami nel tuo palato può attivare la sensazione di casa, sicurezza e appartenenza.

È interessante notare come il cibo e i sapori da soli possano collegarci alle radici, alla storia e alla memoria di cose di cui possiamo anche non essere consapevoli a livello cognitivo.

I cinque diversi gusti – dolce, salato, aspro, amaro e umami – e il modo in cui sono utilizzati, di solito distinguono diversi gruppi, culture e aree geografiche, spesso fornendo nazionalità per una gran parte della loro identità: pizza e pasta dall’Italia, hot dog e cheeseburger dagli Stati Uniti, sushi e sashimi dal Giappone, pollo tikka masala dall’India, borscht dalla Russia.

Cos’altro è veramente possibile attraverso il gusto, questo senso semplice ma intenso?

Colmare il divario attraverso il sapore
“C’è molto più che ci unisce di ciò che ci separa” è lo slogan del mio libro 7 Passi per una comunicazione vincente.

Adoro ospitare cene ed eventi internazionali e includere una varietà di questi gusti nel menu. Stimola sempre un senso di curiosità e gioia nei miei ospiti che hanno la possibilità di esplorare un assaggio di culture diverse.

Il gusto è un modo per celebrare sapori diversi e scoprire nuove sensazioni. Oltre alla prelibatezza del cibo, c’è anche la ricchezza di storie annesse ai sapori del cibo che mangiamo. Conversare e condividere gusti e sapori diversi possono unire le persone, colmare differenze culturali e abbassare le barriere della comunicazione. Potrebbe essere il profumino che arriva dalla cucina di uno sconosciuto a ricordarti l’amore che tua madre riversava nel tuo piatto preferito, o il ricordo della migliore pasta che tu abbia mai mangiato ad accendere la tua passione per imparare finalmente l’inglese.

Il cibo è anche un influencer notevole per i viaggiatori che attraversano il mondo intero per visitare una città, piccola o grande che sia, nota per un piatto particolare. L’origine di certi gusti, e come si combinano tra loro per dare vita a piatti famosi, è ultimamente argomento di molti programmi televisivi. È anche un grande incentivo per gli amanti del cibo, come me. Personalmente amo sperimentare il sapore locale di un posto attraverso le persone, i cibi, il vino, gli odori, la vista e i  suoni. Nei miei viaggi in giro per il mondo, la magia del gusto crea ricchi ricordi delle mie visite e influenza realmente la mia scelta su dove andare dopo.

Il gusto è sicuramente un super-senso, porta con sé la gioia di mangiare insieme ai ricordi del nostro passato, un senso di comfort nel presente, e ispira possibilità per un futuro che abbiamo ancora da esplorare.

Non vedo l’ora di esplorare ancora di più sui cinque sensi e oltre, ma nel frattempo ricorda di assaporare la ricchezza di questo senso del GUSTO, oggi.



Kass Thomas



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Découvrez vos sens – l’Odorat


Sniff, sniff… ah le sens de l’odorat. Quel sens primaire ! Avez-vous déjà reconnu la beauté et le don qu’est l’odorat ? Pouvez-vous imaginer votre vie sans lui ?


Voyons quelles riches possibilités l’exploration de l’odorat peut ouvrir dans notre vie.


Tout d’abord, j’aimerais reconnaître que ce sens – comme les autres sens traditionnels du goût, du toucher, de l’ouïe et de la vue – a une variété de fonctions. Saviez-vous que l’odorat est capable d’identifier sept types de sensations ? Curieusement, ces sensations sont classées dans les catégories suivantes : camphre, musc, fleur, menthe, éther, âcre ou putride.


Couplé à tous nos autres sens, traditionnels ou non, l’odorat est utilisé comme un mécanisme de survie depuis des siècles, une ressource primaire pour nous guider vers la sécurité et nous avertir du danger. En même temps, la capacité de ce sens de l’odorat à déclencher différentes réactions et à activer les instincts naturels lui permet de nous conduire dans un état de bien-être.


Essayez cet exercice. Asseyez-vous juste un instant et sentez quelle réaction les odeurs suivantes provoquent en vous :


l’odeur de votre plat préféré ;
la fumée d’une cigarette ;
la fumée qui sort d’une cheminée ;
la fumée provenant d’une usine chimique ;
l’arôme d’une rose ;
l’odeur du chlore dans une piscine ;
une bouffée de brise venant de la mer ;
des biscuits fraîchement cuits ;
des toasts brûlés ;
l’odeur de l’herbe humide et du sol après la pluie.


La réponse serait différente pour chacun. En fait, cet exercice est un excellent moyen d’accéder à votre perception pure de ces odeurs, sans l’interférence des associations mentales que les environnements physiques provoquent souvent. Vous voyez toute une série de projections et de jugements, qui n’ont rien à voir avec les odeurs réelles que vous ressentez, et qui peuvent influencer votre perception d’une certaine odeur.


Lorsque nous associons certaines odeurs à certaines personnes, certains lieux ou certaines expériences, cela nous amène à catégoriser nos expériences et limite les possibilités que ce sens de l’odorat peut nous offrir. Nous commençons à réduire chaque rencontre avec une odeur en deux choix : bon ou mauvais, oui ou non, bien ou mal, aimé ou détesté, attraction ou répulsion, puanteur ou bonne odeur. Mais si nous étions vraiment prêts à explorer les subtilités de ce sens ? Pourrions-nous accéder à la sagesse et à l’intuition que ce sens de l’odorat nous a aidés à développer au cours des siècles ?
Les populations migrantes, par exemple, erraient dans les montagnes ou dans la forêt à la recherche d’eau ou de nourriture. L’odorat leur permettait de choisir dans quelle direction voyager, quand s’installer dans différents territoires géographiques, près de la mer, près d’une rivière, près d’un endroit où la terre était fertile, afin de pouvoir cultiver et se nourrir, boire et augmenter ses possibilités pour vivre et croître dans le futur.


Aussi les chiens, dressés de nos jours pour la chasse, utilisent leur odorat pour les guider. Dans quelle mesure sommes-nous étroitement liés, en tant qu’êtres vivants, aux populations anciennes et aux animaux des temps modernes qui utilisent ce sens étonnant de la survie ? Avec toutes les ressources dont nous disposons en tant qu’êtres humains, pourrions-nous aller au-delà de la survie pour nous épanouir, si nous étions prêts à étendre l’application de ce sens encore plus loin, pour explorer les possibilités des 5 sens et au-delà ?


Que savez-vous des parfums et des odeurs qui voyagent dans l’air ? Quelles informations en plus du oui et non initial, j’aime ou je n’aime pas, pourriez-vous recevoir ?


Il y a tellement d’odeurs qui semblent putrides, par exemple, qui peuvent être une indication de ce à quoi la Terre réagit. Si nous sommes disposés à être conscients d’une odeur, notre conscience et notre observation pourraient-elles interagir avec elle d’une manière qui influencerait réellement la nature toxique ou non toxique des produits chimiques qui en émane ? Peut-on changer les éléments en étant prêt à reconnaître les composantes de l’odeur et ainsi les transformer ?


Ce sont des questions très délicates. Quel est le pouvoir de notre conscience, de notre reconnaissance et de notre observation ? Quelles possibilités pouvons-nous ouvrir avec un sens de l’odorat amélioré qui créera un avenir différent dans le monde ?



Kass Thomas





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Alla scoperta dei tuoi sensi – Odorato

Sniff, sniff … ah, il senso dell’odorato. Che senso fondamentale che è! Hai mai riconosciuto la bellezza e il dono dell’odorato? Riesci a immaginare la tua vita senza?
Vediamo quali ricche possibilità può aprire nelle nostre vite l’esplorazione.
Per cominciare, vorrei riconoscere che questo senso – come gli altri 4 sensi tradizionali gusto, tocco, udito e vista – ha varie funzionalità. Sapevi che il senso dell’olfatto è in grado di identificare sette tipi di sensazioni? Per curiosità, queste sensazioni sono inserite nelle seguenti categorie: canfora, muschio, floreale, menta, etere, acido o putrido.
Abbinato a tutti gli altri sensi, tradizionali e non, il senso dell’odorato è stato usato come un meccanismo di sopravvivenza per secoli, una risorsa primaria per guidarci in sicurezza e allertandoci del pericolo. Allo stesso tempo, la capacità di questo senso di innescare risposte diverse e di attivare gli istinti naturali consente di portarci in uno stato di beatitudine.
Prova questo esercizio. Siediti solo per un momento e percepisci quale risposta provocano in te i seguenti odori:
Il profumo del tuo piatto preferito;
il fumo di sigaretta;
il fumo di un camino;
il fumo di una fabbrica chimica;
l’aroma di una rosa;
l’odore del cloro in una piscina;
un soffio di brezza proveniente dal mare;
biscotti appena sfornati;
toast bruciati;
l’odore dell’erba bagnata e del terreno dopo la pioggia.
La risposta sarebbe diversa per ognuno. In effetti, questo esercizio è un ottimo modo per accedere alla tua pura percezione di questi odori, senza l’interferenza di associazioni mentali che gli ambienti fisici spesso evocano. Vedi tutta una serie di proiezioni e giudizi, che non hanno nulla a che fare con gli odori che stai sentendo, e che possono influenzare il modo in cui ti senti un certo odore.
Quando associamo determinati odori a determinate persone, luoghi o esperienze, questo ci porta a catalogare le nostre esperienze e limita le possibilità che questo senso può offrirci. Iniziamo a ridurre ogni incontro con un odore in due scelte: buono o cattivo, sì o no, giusto o sbagliato, simpatia e antipatia, attrazione o repulsione, puzzolente o profumato. Ma se fossimo davvero disposti a esplorare le sfumature di questo senso? Saremmo in grado di accedere alla saggezza e all’intuizione che questo senso dell’odorato ci ha aiutato a sviluppare nel corso dei secoli?
Le popolazioni migranti, ad esempio, giravano tra le montagne o nella foresta in cerca di acqua o cibo. L’olfatto consentiva loro di scegliere in quale direzione andare, quando stabilirsi in territori diversi geograficamente, vicino al mare, vicino a un fiume, vicino a un luogo dove la terra era fertile, in modo che potessero coltivare cibo da mangiare, avere acqua da bere e aumentare le possibilità di vita futura ed espansione.
Anche i cani addestrati oggigiorno per la caccia, usano il senso dell’olfatto per guidarli. Quanto siamo strettamente legati, come esseri viventi, alle popolazioni antiche e agli animali di oggi che utilizzano questo straordinario senso per sopravvivere? Con tutte le risorse a nostra disposizione in quanto esseri umani, potremmo andare oltre, dalla sopravvivenza alla prosperità, se fossimo disposti ad ampliare ulteriormente l’uso di questo senso, per esplorare le possibilità dei 5 sensi e oltre?
Cosa sai dei profumi e degli odori che viaggiano nell’aria? Quali altre informazioni potresti ricevere oltre agli iniziali sì e no, mi piace o non mi piace?
Ci sono così tanti odori che sembrano putridi, per esempio, che possono essere un’indicazione di qualcosa a cui la Terra sta reagendo. Se desideriamo essere consapevoli di un odore, la nostra consapevolezza e osservazione potrebbero interagire con questo in modo da poter davvero influenzare la natura tossica o non tossica delle sostanze chimiche esalate? Possiamo cambiare gli elementi essendo disposti a riconoscere i componenti dell’odore e quindi trasformarli?
Queste sono domande estremamente sensibili. Che potere hanno la nostra consapevolezza, riconoscimento e osservazione? Quali possibilità potrebbero aprirsi con un senso dell’odorato più valorizzato che creerebbero un futuro diverso nel mondo?


Kass Thomas






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Découvrez vos sens – L’Ouïe


Le vent sifflant dehors par la fenêtre juste avant une tempête.
Le bruissement des feuilles qui tombent des arbres dans le jardin.
Le chant des oiseaux, le battement de leurs ailes.
Le bruit des pieds, en montant un escalier qui grince.
La sonnerie de votre réveil, après avoir appuyé sur le bouton de répétition.
C’est vraiment un privilège, le sens de l’ouïe qui nous conduit au son. Elle commence par une vibration, qui est partout à la fois, et nous guide – sans même que nous le reconnaissions – pour entendre les sons que la vibration crée. Les sons agréables ont le pouvoir de nous remonter le moral au moment où nous sommes le plus contrariés, et les sons désagréables peuvent nous faire nous sentir vraiment mal.
Pour moi personnellement, l’ouïe est un sens si précieux, car elle m’a fait découvrir les vibrations et les sons d’un de mes dons et passions innés : le chant !
J’adore chanter et, au fil des ans, j’ai réalisé à quel point le son et la musique peuvent facilement influencer les pensées, les sentiments et les émotions qui constituent notre humeur. Beaucoup de nos goûts et de nos aversions peuvent dépendre de notre état d’esprit actuel. On peut aimer le jazz ou la musique classique quand on est en vacances, le blues quand on a le cœur brisé, puis la techno, la salsa ou la disco quand on danse toute la nuit ! Ces sons nous aident à maintenir l’ambiance actuelle.


La musique et les sons évoquent certains sentiments et émotions en nous. Ils ont aussi le pouvoir de transformer complètement notre humeur. Le son de la voix de votre mère, par exemple, peut vous détendre ou vous effrayer. Le doux mouvement des vagues de l’océan qui frappent le rivage peut transformer vos sentiments de tension en un sentiment de calme. Les émotions et les sons sont étroitement liés. Ils interagissent et s’influencent mutuellement, et cette combinaison peut s’installer dans notre être et notre esprit et dicter ce que nous ressentons.
La mémoire joue également un rôle dans la façon dont nous nous situons par rapport aux différents sons. Un son familier peut stimuler un souvenir et vous ramener au moment même où vous l’avez entendu, et vous ressentez la même chose que lorsque vous l’avez ressenti pour la première fois.
La chanson de votre mariage, par exemple, vous ramènera à votre première danse, et une comptine de votre enfance pourrait vous endormir immédiatement. Nous nous rappelons comment nous étions lorsque nous avons entendu le son pour la première fois, et tous les sentiments et émotions qui étaient présents en nous à cette époque.
La mémoire attachée aux sons peut vous faire sortir complètement du moment présent, vous faisant revivre le passé, encore et encore.
C’est pour ça que j’adore la musique live. D’une certaine manière, elle nous invite à apprécier notre sens de l’ouïe d’une toute autre manière. Le spectacle en direct, en tant que combinaison de l’ouïe et de la vue, nous amène à profiter également du moment présent. Certains styles musicaux encouragent l’improvisation, ou les performances en solo, même au sein d’une chanson bien connue, et c’est comme entendre la mélodie ou les paroles de la chanson pour la toute première fois. Et si on pouvait vivre nos vies comme ça ? Envie d’entendre de nouveaux sons dans des airs familiers ? Ou entendre de nouvelles mélodies et les rendre familières ? Comment cette exploration du sens de l’ouïe à travers la musique et le son peut-elle inviter encore plus dans nos vies ?
Compétence hautement spécialisée, la musique n’est pas seulement pour le plaisir, mais aussi pour développer et aiguiser l’aptitude de l’esprit humain.
Pensez-y une minute. La musique n’est pas seulement aimée dans le monde entier, elle a aussi le pouvoir de vous aider à communiquer avec les autres. Au-delà des langues, des frontières et des nationalités. Le tube “Despacito” a été reconnu et apprécié même par les populations non hispanophones du monde entier.
La musique a toujours fait partie de ma vie, je l’ai toujours laissée entrer dans mon âme et me transformer. Je trouve que c’est l’un des moyens d’expression les plus faciles, il me détend et me ramène à la joie que je suis vraiment. Que nous faudrait-il pour que cette perception magique et ce sens de l’ouïe nous rapprochent de ce que nous sommes vraiment et améliorent notre connexion avec tout et chacun sur la planète ?
Lorsque nous sommes prêts à reconnaître toutes les nombreuses vibrations dont nous sommes conscients, nous pouvons entendre celles qui créent le son d’une toute autre manière. Son ampleur est stupéfiante, même lorsqu’une vibration n’est pas audible, nous pouvons ne pas l’entendre, mais nous pouvons quand même la percevoir. Quelle beauté de ce merveilleux sens de l’ouïe pouvons-nous reconnaître qui nous permettra d’étendre nos sens au-delà des limites de cette réalité ?



Kass Thomas




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Alla scoperta dei Sensi – L’udito

Il vento che fischia fuori dalla finestra appena prima di una tempesta.
Il fruscio delle foglie che cadono dagli alberi nel giardino.
Il cinguettio degli uccelli, il battito delle loro ali.
Il suono di passi che salgono una scala cigolante.
La suoneria della sveglia, dopo che hai premuto il pulsante pausa.



È un vero privilegio; il senso dell’udito che ci porta il suono. Comincia con una vibrazione, che è ovunque allo stesso tempo, e ci guida – senza che neanche ce ne accorgiamo – a sentire i suoni che quella vibrazione crea. I suoni piacevoli hanno il potere di risollevarci quando siamo più scossi, e quelli spiacevoli possono farci sentire veramente male.
Per me personalmente, ascoltare è un senso così prezioso, perché mi ha portato a scoprire le vibrazioni e i suoni di un mio innato dono e passione: il canto!

Amo cantare e, nel corso degli anni, ho capito quanto il suono e la musica possano facilmente influenzare i pensieri, le sensazioni e le emozioni che costituiscono il nostro umore. Molte delle nostre simpatie e antipatie possono dipendere dal nostro attuale stato d’animo. Potremmo preferire il jazz o la musica classica quando siamo in vacanza, il blues quando sentiamo il cuore spezzato, e poi la musica techno, salsa o disco quando balliamo tutta la notte! Questi suoni ci aiutano a mantenere l’umore che abbiamo.
La musica e i suoni evocano in noi un tipo di sensazioni ed emozioni. Hanno anche il potere di trasformare completamente il nostro stato d’animo. Il suono della voce di tua madre, ad esempio, potrebbe rilassarti o farti trasalire. Il dolce movimento delle onde dell’oceano che lambiscono la riva può cambiare la tua sensazione di tensione in un senso di calma. Emozioni e suoni sono strettamente correlati. Interagiscono e si influenzano a vicenda, e questa combinazione può stabilirsi nel nostro essere e nella nostra mente e dettare il modo in cui sentirci.

Anche la memoria ha un ruolo nel modo in cui ci relazioniamo con diversi suoni. Un suono familiare può stimolare un ricordo e riportarti indietro proprio al momento in cui l’hai sentito, e farti sentire allo stesso modo di quando lo hai vissuto la prima volta.
La canzone del  tuo matrimonio, ad esempio, ti riporterà al tuo primo ballo, e una filastrocca della tua infanzia potrebbe farti addormentare immediatamente. Ci ricordiamo di come eravamo quando ascoltammo per la prima volta quel suono, e di tutte le sensazioni ed emozioni che erano presenti in noi in quel momento.
La memoria collegata ai suoni può portarti completamente fuori dal momento presente, facendoti rivivere il passato, di volta in volta.

Ecco perché amo la musica dal vivo. In qualche modo ci invita ad apprezzare il nostro senso dell’udito in un modo completamente diverso. La performance dal vivo, come combinazione di udito e vista, ci porta a godere anche del momento presente. Alcuni stili musicali incoraggiano l’improvvisazione, o le esibizioni da solisti, anche in una nota canzone, ed è come ascoltare la melodia o le parole della canzone per la prima volta. Come sarebbe se potessimo vivere la nostra vita in quel modo? Disposti ad ascoltare nuovi suoni nei brani familiari? Oppure ascoltare brani nuovi e renderli familiari? Come può questa esplorazione del senso dell’udito attraverso la musica e il suono invitare ancora di più nelle nostre vite?

Come abilità di nicchia, la musica non è valida solo per il divertimento, ma è stato anche provato che può sviluppare e affinare l’attitudine nella mente umana.

Pensaci un attimo. La musica non solo è amata in tutto il mondo, ma ha anche il potere di aiutarti a comunicare con gli altri. Oltre la lingua, i confini e le nazionalità. La popolare canzone “Despacito” ha riscontrato riconoscimento e apprezzamento anche dalle orecchie di popolazioni di lingua non spagnola in tutto il mondo.
La musica è sempre stata una parte della mia vita e le ho sempre permesso di entrare nella mia anima e trasformarmi. Trovo che sia uno dei mezzi espressivi più semplici, mi rilassa e mi riporta alla gioia che sono veramente. Cosa ci vorrebbe per consentire a questa magica percezione e al senso dell’udito di avvicinarci a chi siamo veramente e migliorare la nostra connessione con ogni persona e ogni cosa sul pianeta?


Quando siamo disposti a riconoscere tutte le molteplici vibrazioni di cui siamo consapevoli, possiamo sentire quelle che creano il suono in un modo completamente diverso. La sua grandezza è sbalorditiva, anche quando una vibrazione non è udibile, potremmo non sentirla, ma percepirla comunque. Quale bellezza di questo meraviglioso senso dell’udito possiamo riconoscere che ci permetterebbe di espandere i nostri sensi oltre i limiti di questa realtà?



Kass Thomas






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Az érzékeid felfedezése – látás


Mit jelent számodra a látás?
Pl. ahogyan olvasod ezt a mondatod, elismered a varázslatos módját annak, ahogyan a betűk összeállnak egy szót formálva? Vagy azonnal elkezded értelmezni a szavakat, anélkül, hogy megfigyelnéd az egyes betűket?

Amikor megengedjük magunknak, hogy érzékeljük azt, ami előttünk van egy üde hozzáállással, akkor igazán mozgósítjuk a látás érzékünket és élvezzük a látnivalók sokaságát, amit ez az érzék nyújthat. Ezek lehetnek:

szépség
színek
alakok
méretek
formák

A látás megadja nekünk a különbséget a fény és a sötétség között, a színek, alakok és alakzatok között. Ez az alapvető iránymutató érzék, ami kiemeli a többi érzék használatát. De felismerjük a fontosságát?

Ahhoz, hogy felismerjük a látás fontosságát, segít, ha elismerjük, hogy amit látunk, annak ritkán van köze az előttünk lévő látványhoz. Valaminek a megjelenése gyakran kivált egy bizonyos emléket arról a látványról, és aktivál egy érzést vagy reakciót bennünk, amire nem is vagyunk éberek. Mégis az egész tapasztalatot azon érzés vagy reakció alapján éljük meg. Pl. egy boldog esemény fizikai környezete megmagyarázhatatlan izgatottságot válthat ki bennünk. Ugyanígy, ugyanez a környezet szomorúságot válthat ki.

Ha van egy igen boldog emlékem arról, hogy imádok könyvet olvasni, miközben az ablakból figyelem a kinti vihart, akkor bármikor, amikor vihart látok, előhívhatom azt a boldog érzést, még évekkel később is. Ha ehelyett egyszer elkap kint egy vihar, és ez rossz élmény, akkor mindig szomorú leszek, amikor vihart látok.

Milyen módon élvezhetjük a varázslatát annak, amit látunk a jelen pillanatban anélkül, hogy mindent a múlt tapasztalatai alapján definiálunk?

Itt egy apró gyakorlat, ami segíthet. Gondolj egy olyan esetre, ami a legerősebb az emlékeidben. Lehet boldog vagy szomorú is, de legyen olyan, ami nagy hatással volt rád. Megvan? Remek.

A következő lépés az, hogy hunyd le a szemeidet. Amikor lehunyod a szemeidet, hozd létre újra azt a szituációt, és fókuszálj inkább a megjelenő fizikai állapotra, mint a hangra, szagra, ízre vagy érzésre. Teremtsd újra a színeket, az alakokat, a struktúrákat és a fényeket. Fókuszálj erre. Csinálj egy mentális feljegyzést erről. 

Ezután kinyithatod a szemeidet.
Írj le mindent, amit láttál. Akár tündöklően sütött a nap, akár az esőtől szürke lett az égbolt. 

És ha újra látod ezeket a dolgokat, csak egyszerűen vedd észre a reakciódat.

Ezt nevezem én a választás pillanatának. Abban a pillanatban, hogy elismered, hogy az elmédet használod arra, hogy lefordítsd mit látsz magad előtt, a választás pillanatának a tetőpontján vagy. Ebben a pillanatban választhatod azt, hogy továbbra is a múltad alapján teremted a jelened, vagy választhatod azt, hogy nem teszed ezt többé. 

Igaz, hogy az elme általánosságban hajlamos az elterelésre. De amikor elismerjük ezt a tendenciát, akkor folyamatosan választhatjuk azt, hogy meglátjuk, ami előttünk van, egy üde nézőpontból a jelenből, ahelyett, hogy a múlthoz hasonlítanánk.

Valami más is felbukkanhat a jelenben, és a látás fontosságát egy teljesen más módon tapasztalhatjuk meg.

És mi a helyzet a jövővel? Lehetséges, hogy ahogyan a dolgokat látjuk segíthet a jövőnk teremtésében?

Az az igazság, hogy általában csak akkor vesszük észre valaminek a fontosságát, amikor már nincs. Miért hunyjuk le a szemeinket, amikor koncentrálunk? Amikor meditálunk? Mert amikor a látványt elvágjuk magunktól, akkor ez hatalmas befolyásoló tényezőket távolít el – a fizikai környezetet, amiben vagyunk.

Hadd mutassak egy példát erre.

A múlt hónapban szerveztem egy 7 Lépés Prelűd vacsorát Szentpéterváron egy Dans le noir nevű étteremben, ami szó szerint azt jelenti, hogy „A sötétben”. Kb. 12-en voltunk és elkezdtünk beszélgetni a hall fényében, amíg az ételeinket választottuk. Utána bekísértek minket a sötét étkezőbe, ahol folytattuk a beszélgetést. Fokozatosan a fény hiányában a kezdeti kiszámítható beszélgetés kezdett átalakulni értelmes párbeszéddé szokatlan témákról. Még így is, hogy találkoztunk már korábban a 7 Lépés workshopon, a fény hiánya arra inspirált minket, hogy minden témát finomsággal és autentikus kíváncsisággal közelítsünk meg, ami egy első találkozás légkörét idézte elő. Az este címe „A fátylon túl” volt, ami a 7 lépés a zökkenőmentes kommunikációhoz könyvem egyik lépése. Az este végén, amikor visszatértünk a fényességbe, megengedtük, hogy a látás érzékünk ajándéka felfokozza a tapasztalatunk varázslatát, és hogy folytassuk a lehetőségek jövőjének a teremtését.

Lenyűgöző visszajelzéseket kaptam erről a workshopról. A résztvevők elmondták, hogy hogyan látják most az embereket, és a dolgokat újra minden nap, megengedve, hogy a látás érzéke új választásokat ajándékozzon nekik egy olyan jövő teremtéséhez, ami túl van a múlt viselkedési mintáinak fátylán. 

Mi lenne, ha képesek lennénk élvezni a szépséget, alakokat, arcokat, és éberséget, amit minden milliszekundumban befogadhatunk a látás érzékünknek köszönhetően, anélkül, hogy megpróbálnánk előre beazonosítani, vagy értelmet találni bennük? Lehet, hogy ez megváltoztatná a jövőt, amit teremtünk?

Hmmm

Nos, most, hogy tudatában vagyunk a látás mérhetetlen nagyságának és fontosságának, felmerül a kérdés, hogy:

Mi más lehetséges? Mi mást teremthetünk, amikor hajlandóak vagyunk igazán felismerni a látás érzék fontosságát? 

Nos, itt van néhány emlékeztető, ami remélhetőleg segít neked felfedezni a lehetőségeket a látás érzékével, és megnyit téged a jövő egy olyan látványának, ami a legvadabb képzeleteden is túl megy.

  1. Legyél jelen
    Fogadd be a környezeted teljesen és egészen.
Milyen árnyalatú kék az égbolt ma? A harmattól a levelek még zöldebbé válnak?
Vázold fel részletesen a szeretteid jellemzőit. Ez segít abban, hogy éberebb legyél és vedd észre és értékeld azokat a dolgokat, amiket korábban nem.
  1. Tanuld meg megkülönböztetni a látásod az érzéseidtől. 
Amikor összefüggésbe hozzuk azt, amit látunk, azzal, amit érzünk, akkor örökké változtatunk a látvány és az érzés érzékelésén.
Vedd észre, hogy az, ahogyan érzel egy sor más elemen alapszik, amik összejönnek azért, hogy egy egyedi tapasztalatot és érzelmet formáljanak.
Értékeld ezt eltérő tapasztalatként, és amikor újra tapasztalod azokat a látványokat, legyél éber arra, hogy ez is egy eltérő tapasztalat, és engedd meg, hogy új és üde legyen.

  1. Hunyd le a szemeidet. Néha csak azzal, hogy lehunyod a szemeidet és engeded, hogy a többi érzék hozzájáruljon az érzékelésedhez, az, amit látsz, amikor kinyitod a szemed újra egy teljesen más szikrát kaphat… a látás érzékének varázslata.
A nap végén rájövünk, hogy ez igaz: a látás nem létezik önmagában. Megtalálja a barátait és támogatja a többi érzékünket és az elménket. Mégis, megtehetjük, ami tőlünk telik, hogy értékeljük a látás ajándékát, és kihasználhatjuk teljesen az értékét, még akkor is, ha dans le noir vagyunk.

Általában csak arra használjuk a látást, hogy megerősítsük azt az utat, amiről már eldöntöttük, hogy választjuk. Mi van, ha megengedjük a látás érzékének, hogy felfokozza az új lehetőségeink felfedezését?

Szóval, hogyan használhatnánk a látásunkat arra, hogy a jelen tapasztalatát felfokozzuk?



Kass Thomas








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À la découverte de vos sens – La vue


Que signifie la vue pour vous ?
En lisant cette phrase, par exemple, reconnaissez-vous la manière magique dont les lettres se rejoignent pour former un mot ? Ou commencez-vous immédiatement à essayer de donner un sens aux mots sans jamais observer les lettres individuellement ?
Lorsque nous nous permettons de percevoir ce qui se trouve devant nous avec une nouvelle approche, nous engageons vraiment notre sens de la vue et profitons d’une foule de ressources que ce sens peut nous apporter. Il s’agit notamment de :
La beauté
Les couleurs
Les courbes
Les tailles
Les formes
La vue nous donne la différence entre la lumière et l’obscurité, entre les couleurs, les courbes et les visages. C’est le sens ultime qui guide et sous-tend l’utilisation de tous nos autres sens. Mais sommes-nous conscient de son importance ? 
Pour comprendre l’importance de la vue, il est utile de reconnaître que ce que nous voyons, a rarement à faire avec la vision de ce qui est vraiment devant nous. L’apparition de quelque chose déclenche souvent un souvenir particulier de cette vision et active en nous un sentiment ou une réaction dont nous ne sommes même pas conscients. Pourtant, nous vivons, toute expérience, à partir de ce sentiment ou de cette réaction. L’environnement physique d’un événement heureux, par exemple, peut provoquer en nous une excitation que nous ne pouvons expliquer. De même, le même environnement peut susciter la tristesse.
De quelle manière pouvons-nous jouir de la magie de ce que nous voyons dans le moment présent sans tout définir à partir des expériences passées ?
Voici un petit truc qui pourrait vous aider. Pensez à un incident qui est le plus fort dans votre mémoire. Il peut être heureux ou triste, mais c’est celui qui vous a le plus marqué. Vous comprenez ? Bien.
Ensuite, fermez les yeux. Lorsque vous fermez les yeux, recréer cette situation, et concentrez-vous sur l’aspect physique de celle-ci, plus que le son, l’odeur, le goût ou le toucher. Recréer les couleurs, les formes, les structures et la lumière. Concentrez-vous sur cela. Faites une observation mentale. 
Après cela, vous pouvez ouvrir vos yeux. After this, you may open your eyes.
Ecrivez to
ut ce que vous avez vu. Write down everything you saw. Si le soleil brillait, si la pluie rendait le ciel gris. 
Maintenant, la prochaine fois que vous verrez ces choses, remarquez simplement vos réactions. 
C’est ce que j’appelle le moment du choix. Au moment où vous reconnaissez que vous utilisez votre mental pour interpréter ce que vous voyez devant vous, vous êtes à l’apogée du moment du choix. À ce moment, vous pouvez choisir de continuer à créer votre présent en vous basant sur votre passé, ou vous pouvez choisir de ne plus le faire. 
Il est vrai que le mental est généralement enclin à la distraction. Mais quand nous reconnaissons cette tendance, nous pouvons alors choisir consciemment de voir ce qui est devant nous avec le regard neuf du présent sans le comparer au passé.  
Quelque chose de différent peut apparaître dans le présent et nous pouvons apprécier l’importance de la vue d’une toute autre manière. 
Qu’en est-il du futur ? Est-ce possible que la façon dont nous voyons les choses puisse aider à la création de notre futur ? 
La vérité, c’est que nous réalisons habituellement l’importance d’une chose quand nous ne l’avons plus. Pourquoi fermons-nous les yeux pour nous concentrer ? Quand nous méditons ? Parce que lorsque nous nous coupons de la vision, cela enlève les immenses éléments influents de l’environnement physique dans lequel nous sommes présents. 
Permettez-moi vous donner un exemple. Let me give you an example.
Le mois dernier, j’ai organisé un dîner prélude des 7 étapes dans un restaurant à Saint-Pétersbourg appelé “Dans le noir”, c’était littéralement dans l’obscurité.  Nous étions 12 et nous avons commencé à converser dans la lumière du hall en choisissant notre menu. Nous entrons dans la salle à manger sombre, où nous avons continué à parler. Peu à peu, en l’absence de lumière, les conversations initialement prévisibles ont commencé à se transformer en dialogues enrichissants sur des sujets inhabituels. Même si nous nous étions tous déjà rencontrés lors de mon atelier les 7 étapes, l’absence de lumière nous a incités à aborder chaque sujet avec une délicatesse et une curiosité authentique qui ont inspiré une atmosphère de première rencontre. La soirée s’intitulait “Au-delà du voile”, une des étapes de mon livre les 7 étapes vers une communication sans faille. A la fin de la soirée, lorsque nous sommes retournés à la lumière, nous avons laissé le don du sens de la vue renforcer la magie de notre expérience et continuer à créer un avenir sans pareil.
Les retour de cet atelier ont été fantastiques. Ils ont partagé comment ils peuvent, maintenant, voir les gens et les choses de manière nouvelle chaque jour, permettant à leur sens de la vue de leur offrir de nouveaux choix pour la création d’un avenir au-delà du voile de leur comportements passés. 
Et si nous pouvions simplement jouir de la beauté, des formes, des visage et de la conscience que nous recevons dans chaque chose grâce à notre sens de la vue sans les identifier et les comprendre au préalable ? Cela pourrait-il changer l’avenir que nous créons ?
Hmmm
Maintenant que nous sommes conscients de l’immensité et de l’importance de la vue, la question se pose : 
Quoi d’autre est possible ? Que pouvons-nous créer d’autre lorsque nous sommes prêt à vraiment reconnaître l’importance de ce sens de la vue ? 
Et bien, voici quelques rappels qui, nous l’espérons, vous aideront à explorer les possibilités avec le sens de la vue et vous ouvriront à une vision de l’avenir qui va au-delà de votre imagination la plus folle.

  1. 1. Soyez présent
    Intégrez pleinement et complète
    ment votre environnement. 
De quelle nuance de bleu est le ciel aujourd’hui ? Est-ce que la rosée dans les feuilles les rend encore plus vertes?
Retracez les traits de vos êtres chers, avec beaucoup de détails. Cela vous aidera à être plus conscient et à remarquer et apprécier les choses que vous ignoriez auparavant.

  1. 2. Apprenez à faire la distinction entre votre vue et vos sentiments
    Lorsque nous mettons en corrélation ce que nous voyons et ce que nous ressentons, nous modifions sans cesse notre perception de cette vue et de ce sentiment.
    Reconnaissez que la façon dont vous vous sentez est basée sur un grand nombre d’éléments différents qui se rassemblent pour former une expérience et une émotion uniques. 
Appréciez-le comme une expérience distincte, et quand vous revivrez ces curiosités, soyez conscient qu’il s’agit aussi d’une expérience distincte et permettez-lui d’être nouvelle et différente.
3. Fermez les yeux. Parfois, simplement par vos yeux et en laissant vos autres sens contribuer à votre perception, ce que vous voyez quand vous ouvrez à nouveau les yeux peut prendre un tout autre éclat….la magie de la perception. 

En fin de compte, nous réalisons que c’est vrai : la vue n’existe pas seule. Elle trouve ses amis et son soutien dans tous nos autres sens aussi bien que dans notre esprit. Néanmoins, nous pouvons faire de notre mieux pour apprécier le don de la vue et profiter pleinement de sa valeur, même lorsque nous sommes Dans le noir.

Habituellement, nous n’utilisons la vue que pour confirmer le chemin que nous avons déjà décidé de prendre. Et si nous permettions au sens de la vue d’améliorer notre exploration de nouvelles possibilités au lieu de répéter les expériences passées ? 
Alors, comment pouvons-nous utiliser notre vue pour améliorer l’expérience du présent ?



Kass Thomas







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Alla scoperta dei tuoi sensi – la Vista

Cosa significa per te la vista?
Leggendo questa frase, per esempio, riconosci il modo magico in cui le lettere si uniscono insieme a formare una parola? O inizi immediatamente a cercare di dare un senso alle parole senza mai osservare le singole lettere?
Quando ci permettiamo di percepire cosa abbiamo di fronte con un nuovo approccio, stiamo coinvolgendo veramente il nostro senso della vista e aggiungendo una serie di strutture che questo senso può fornirci. Questi includono:
la Bellezza
i Colori
le Figure
le Misure
le Forme
La vista ci dà la differenza tra luce e buio, tra colori, forme e figure. È il massimo senso guida che sottolinea l’uso di tutti i nostri altri sensi. Ma ci rendiamo conto della sua importanza?
Per comprendere l’importanza della vista, è utile riconoscere che ciò che vediamo ha raramente a che fare con la visione che davvero è davanti a noi. L’aspetto di qualcosa spesso risveglia un certo ricordo di quella visione e attiva in noi una sensazione o una reazione di cui non siamo nemmeno coscienti. Eppure viviamo tutta l’esperienza basandola su quella sensazione o reazione. L’ambiente in cui si è verificato un evento felice, per esempio, può portare a un attacco di eccitazione inspiegabile. Così pure lo stesso ambiente potrebbe portare dolore.
Se ho un ricordo particolarmente felice di godermi la lettura di un libro guardando un temporale fuori dalla finestra, ogni volta che c’è un temporale posso riaccedere a quella sensazione felice, anche dopo anni. Se invece una volta sono stato sorpreso all’aperto da un temporale e ho avuto una brutta esperienza, ogni volta che vedo un temporale potrei sentirmi triste.
In che modo possiamo godere della magia di ciò che vediamo in questo momento senza definire tutto basandosi sulle esperienze passate?

Ecco un piccolo esercizio che può aiutare. 
Pensa a un avvenimento particolarmente forte nella tua memoria. Potrebbe essere felice o triste, ma che senti che ti ha colpito di più. Fatto? Bene.
Il prossimo passo sarebbe chiudere gli occhi. Quando lo fai, ricrea quella situazione e concentrati sulla fisicità di quella situazione, più che sul suono, odore, gusto o sensazione. Ricrea i colori, le forme, le strutture e la luce. Concentrati solo su quello. Prendi nota mentalmente.
Dopo, puoi aprire gli occhi.
Annota tutto ciò che hai visto. Sia che il sole brillasse intensamente, che se la pioggia rendesse il cielo grigio.
Ora la prossima volta che vedi queste cose, semplicemente nota la tua reazione.
Questo è quello che chiamo il momento della scelta. Il momento in cui riconosci che stai usando la mente per interpretare ciò che ti vedi davanti, sei al culmine del momento della scelta. In questo momento puoi scegliere se continuare a creare il tuo presente in base al passato, o scegliere di non farlo più.
È vero che la mente di solito è incline a distrarsi. Ma quando riconosciamo questa tendenza, possiamo allora scegliere consapevolmente di vedere ciò che abbiamo davanti con una nuova visione dal momento presente, senza confrontarlo con il passato.
Qualcosa di diverso può mostrarsi nel presente e possiamo apprezzare l’importanza della vista in un modo completamente diverso.
E riguardo al futuro? È possibile che il modo in cui vediamo le cose possa aiutare a creare il nostro futuro?
La verità è che di solito capiamo l’importanza di qualcosa solo quando non ce l’abbiamo più. Perché chiudiamo gli occhi quando ci concentriamo? Quando meditiamo? Perché quando tagliamo fuori il vedere, ciò toglie enormi elementi che lo influenzano – l’ambiente fisico in cui siamo.
Vi faccio un esempio.
Lo scorso mese ho organizzato una cena per la classe Preludio a 7 Passi in un ristorante di San Pietroburgo chiamato Dans le noir, che letteralmente significa “Al Buio”. C’erano circa 12 di noi e abbiamo iniziato a conversare alla luce dell’ingresso mentre sceglievamo dal menu cosa mangiare. Poi ci hanno condotti nella zona pranzo al buio, dove abbiamo continuato a parlare. Pian piano, senza luce, le prevedibili conversazioni iniziali hanno cominciato a trasformarsi in discorsi profondi su argomenti insoliti. Anche se ci eravamo già visti prima nel mio workshop di 7Passi, l’assenza di luce ci ha ispirati ad affrontare ogni argomento con una delicatezza e una curiosità autentica che ha ispirato un’atmosfera da incontro per la prima volta. La serata si chiamava “Oltre il Velo”, una delle fasi del mio libro 7 Passi per una comunicazione vincente. Alla fine della serata, una volta tornati alla luce, abbiamo permesso che il dono del senso della vista aumentasse la magia della nostra esperienza e continuasse a creare un futuro di possibilità.
Il feedback di questo workshop è stato strabiliante. I partecipanti hanno condiviso come ora vedono le persone e le cose di nuovo ogni giorno, consentendo al loro senso della vista di offrire loro nuove scelte per la creazione di un futuro oltre il velo dei modelli comportamentali del passato.
Come sarebbe se potessimo semplicemente goderci la bellezza, le forme, i volti e la consapevolezza che riceviamo in ogni millisecondo grazie al nostro senso della vista, senza cercare di identificarli e dargli prima un senso? Potrebbe forse cambiare il futuro che creiamo?
Hmmm
Bene, ora che siamo consapevoli della vastità e dell’importanza della vista, arriva la domanda:
Cos’altro è possibile? Cos’altro possiamo creare quando siamo disposti a riconoscere veramente l’importanza di questo senso della vista?
Ecco alcuni promemoria che spero ti aiutino ad esplorare le possibilità con il senso della vista e ti aprano ad una visione del futuro che vada oltre la tua più sfrenata immaginazione.
1. Sii presente
Assorbi il tuo ambiente pienamente e completamente.
Di che tonalità di blu è il cielo oggi? La rugiada sulle foglie le fa sembrare ancora più verdi?
Individua le caratteristiche dei tuoi cari, in ogni dettaglio. Questo ti aiuterà a essere più consapevole e a notare e apprezzare cose come non avevi fatto prima.
2. Impara a distinguere tra la vista e i le sensazioni.

Quando correliamo ciò che vediamo a come ci sentiamo, stiamo alterando per sempre la nostra percezione di quella vista e di quella sensazione.
Riconosci che il modo in cui ti senti è basato su un sacco di diversi elementi che si uniscono per formare un’esperienza ed emozione unica.
Riconoscilo come un’esperienza distinta e quando fai di nuovo esperienza di quella vista, sii consapevole che anche questa è un’esperienza distinta e permettigli di essere nuova e fresca.
3. Chiudi gli occhi. 

A volte, semplicemente chiudendo gli occhi e permettendo agli altri sensi di contribuire alla tua percezione, quello che vedi quando riapri gli occhi può prendere una brillantezza molto diversa … la magia del senso della vista.
Alla fine della giornata, ci rendiamo conto che è vero: la vista non esiste da sola. Trova amicizia e sostegno negli altri sensi come nella mente. Tuttavia, possiamo fare del nostro meglio per apprezzare il dono della vista e sfruttare appieno il suo valore, anche quando siamo “dans le noir”.
Di solito, vogliamo solo avere conferma della strada che abbiamo già deciso di scegliere. Come sarebbe se permettessimo al senso della vista di accrescere l’esplorazione di nuove possibilità invece di ripetere esperienze passate?
Quindi, come possiamo usare la vista per migliorare l’esperienza del presente?



Kass Thomas





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Come Riacquistare Te stesso in una Situazione Indesiderabile

How To Recover Yourself From an Undesirable Situation

Ti è mai capitato un contrattempo che ti ha messo completamente fuori gioco?


Hai mai notato come un contrattempo o una discussione possono mandarti fuori strada, fuori di testa o farti sentire scombussolato?

Sperimentiamo il formarsi di questa reazione dopo un contrattempo e si crea una sensazione di confusione e panico. Quando poi proiettiamo i nostri sentimenti in questa reazione, tendiamo a creare un disastro ancora più grande.
Di solito ciò comporta che noi entriamo o creiamo una situazione che non riflette chi siamo, o cosa desideriamo da questa situazione, e ci allontaniamo da noi stessi.
In parole povere:

Evento indesiderato → Sentimenti disordinati / Mente → Reazione non produttiva → Situazione dannosa


Lascia che ti faccia un esempio.

Non molto tempo fa mi è capitata una cosa simile. Questo è stato il concatenarsi degli eventi:


Contrattempo/Problema→ 
Ho dovuto cambiare due volte aereo prima della mia destinazione in Canada. Ho viaggiato da Roma ad Amsterdam, da Amsterdam a Toronto, e quindi da Toronto a Edmonton.
Arrivata a Toronto mi hanno detto che i miei bagagli erano rimasti bloccati ad Amsterdam e che sarebbero stati consegnati a Edmonton dopo due giorni.


Sensazione di scombussolamento/Mente→  Reazione inutile
Ho pianto.
Era un attimo oltre – un momento in cui sentivo di non avere più alcun controllo. Sembrava che ci fosse una parte di me che piangeva, e ci fosse un’altra parte di me che era scioccata dalla mia reazione, ma ancor più fuori controllo.
Ho passato la dogana senza valigie, e stavo piagnucolando davanti all’agente della dogana come una bimbetta. Riuscivo a percepire quanto fosse ridicolo, ma non riuscivo a tornare a un comportamento normale.

Questa reazione indesiderabile ha portato un’altra reazione indesiderabile.
Ho deciso di aver bisogno di fumare una sigaretta per calmarmi. Di solito mi preparo le sigarette da sola, con tabacco biologico, che in America viene spesso scambiato per marijuana. Mentre mi stavo preparando la sigaretta, piangendo, con  brividi e agitazione addosso, ho visto un uomo che si stava preparando una canna proprio a fianco a me e sono andata di nuovo nel panico. 

Ora, pausa. Analizziamo questo.
Se fossi stata come al solito, calma, non fuori di me per le valigie in ritardo, mi sarei allontanata tranquillamente, o mi sarei ricordata che la marijuana in Canada è legale. Invece, sono entrata ancora di più in una crisi di panico ed ho creato ancor più confusione e sabotaggio nella mia testa, che non era affatto utile nella mia situazione.

La mia mente era già arrivata alla peggior conclusione: “Oddio, ora mi arresteranno, e senza bagagli o altre cose!”


Situazione dannosa→ 
Ora, capiamoci, non c’era una ma ben due situazioni sgradevoli (una di queste creata dall’altra) che mi avevano messa fuori gioco, e non ero più in me.

In questo stato mentale, sono entrata e ho controllato il monitor per Edmonton. L’imbarco era molto più lontano di quanto pensassi, e continuavano a mandare gli annunci “Ultima chiamata! Ultima chiamata!” che ha aggravato ancor più la mia frenesia. Appena sono arrivata – sudata per la corsa – l’impiegato controlla il mio biglietto e mi dice “Questo non è il suo volo”. 
“Cosa?! Non è il mio volo?!” Esclamo io.
Così ho guardato di nuovo bene il mio biglietto, ed ero su un altro volo. Stessa destinazione. Stesso orario. Compagnie aeree diverse. Ecco la mia situazione “dannosa”. 
Ho pensato che non c’era modo di salire su quel volo, e non ce n’erano altri per la mia destinazione. Nella mia testa, nel panico, ripetevo – Oh no, oh no, e adesso?!-


Soluzione→
Dopo aver ripetuto queste parole, stavo per entrare DI NUOVO in reazione. E lì mi sono messa a ridere. Perché ho realizzato che non era da me pensare in quel modo. Due pensieri negativi di “tutto nero” di seguito (e un altro in arrivo) sono una prova inequivocabile: Questa non sono io.

Ho realizzato che invece di allontanarmi sempre più da me con ogni evento accumulato, avevo bisogno di riconnettermi con me stessa.

Ho detto a voce alta: “Ferma! Questa non sono io. Non è in linea con chi sono e cosa voglio. Voglio cambiarlo, adesso. Universo, puoi mostrarmi qualcosa di magico?”
Ah! Finalmente ha iniziato ad aprirsi uno spazio. Potevo addirittura vedere meglio, e ho riguardato il monitor. E mi sono resa conto che l’imbarco si trovava proprio dove mi trovavo quando ho cominciato a correre dall’altra parte per perdere il volo sbagliato.

Questo mi ha fatto ridere di nuovo. L’Universo era dalla mia parte per tutto il tempo, ma io ero così presa dalla perdita dei miei bagagli e dalla paura della marijuana, così disconnessa da me stessa, che non ero riuscita a vedere che la mano che voleva aiutarmi era proprio davanti a me.

Ho rincorso il can per l’aia alla ricerca di quello che era già davanti a me. Vi è mai successo?

A quel punto sapevo che ce l’avrei fatta. Anche se avessi dovuto trasmigrare, connettermi con gli elementali. Mi ero riconnessa a me e da quello spazio ogni cosa era possibile. Non avrei potuto sbagliare.

Quindi, che sia una meditazione o un respiro profondo, una risata, una passeggiata nella natura o un poc & pod, fai quello che è necessario, qualsiasi cosa funzioni per te.
Ma assicurati di essere connesso con te, prima di iniziare a interagire con gli altri e creare reazioni.
Ti risparmierà un sacco di conflitti e angosce e aprirà infinite possibilità.


Kass Thomas






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