Come Riacquistare Te stesso in una Situazione Indesiderabile

How To Recover Yourself From an Undesirable Situation

Ti è mai capitato un contrattempo che ti ha messo completamente fuori gioco?


Hai mai notato come un contrattempo o una discussione possono mandarti fuori strada, fuori di testa o farti sentire scombussolato?

Sperimentiamo il formarsi di questa reazione dopo un contrattempo e si crea una sensazione di confusione e panico. Quando poi proiettiamo i nostri sentimenti in questa reazione, tendiamo a creare un disastro ancora più grande.
Di solito ciò comporta che noi entriamo o creiamo una situazione che non riflette chi siamo, o cosa desideriamo da questa situazione, e ci allontaniamo da noi stessi.
In parole povere:

Evento indesiderato → Sentimenti disordinati / Mente → Reazione non produttiva → Situazione dannosa


Lascia che ti faccia un esempio.

Non molto tempo fa mi è capitata una cosa simile. Questo è stato il concatenarsi degli eventi:


Contrattempo/Problema→ 
Ho dovuto cambiare due volte aereo prima della mia destinazione in Canada. Ho viaggiato da Roma ad Amsterdam, da Amsterdam a Toronto, e quindi da Toronto a Edmonton.
Arrivata a Toronto mi hanno detto che i miei bagagli erano rimasti bloccati ad Amsterdam e che sarebbero stati consegnati a Edmonton dopo due giorni.


Sensazione di scombussolamento/Mente→  Reazione inutile
Ho pianto.
Era un attimo oltre – un momento in cui sentivo di non avere più alcun controllo. Sembrava che ci fosse una parte di me che piangeva, e ci fosse un’altra parte di me che era scioccata dalla mia reazione, ma ancor più fuori controllo.
Ho passato la dogana senza valigie, e stavo piagnucolando davanti all’agente della dogana come una bimbetta. Riuscivo a percepire quanto fosse ridicolo, ma non riuscivo a tornare a un comportamento normale.

Questa reazione indesiderabile ha portato un’altra reazione indesiderabile.
Ho deciso di aver bisogno di fumare una sigaretta per calmarmi. Di solito mi preparo le sigarette da sola, con tabacco biologico, che in America viene spesso scambiato per marijuana. Mentre mi stavo preparando la sigaretta, piangendo, con  brividi e agitazione addosso, ho visto un uomo che si stava preparando una canna proprio a fianco a me e sono andata di nuovo nel panico. 

Ora, pausa. Analizziamo questo.
Se fossi stata come al solito, calma, non fuori di me per le valigie in ritardo, mi sarei allontanata tranquillamente, o mi sarei ricordata che la marijuana in Canada è legale. Invece, sono entrata ancora di più in una crisi di panico ed ho creato ancor più confusione e sabotaggio nella mia testa, che non era affatto utile nella mia situazione.

La mia mente era già arrivata alla peggior conclusione: “Oddio, ora mi arresteranno, e senza bagagli o altre cose!”


Situazione dannosa→ 
Ora, capiamoci, non c’era una ma ben due situazioni sgradevoli (una di queste creata dall’altra) che mi avevano messa fuori gioco, e non ero più in me.

In questo stato mentale, sono entrata e ho controllato il monitor per Edmonton. L’imbarco era molto più lontano di quanto pensassi, e continuavano a mandare gli annunci “Ultima chiamata! Ultima chiamata!” che ha aggravato ancor più la mia frenesia. Appena sono arrivata – sudata per la corsa – l’impiegato controlla il mio biglietto e mi dice “Questo non è il suo volo”. 
“Cosa?! Non è il mio volo?!” Esclamo io.
Così ho guardato di nuovo bene il mio biglietto, ed ero su un altro volo. Stessa destinazione. Stesso orario. Compagnie aeree diverse. Ecco la mia situazione “dannosa”. 
Ho pensato che non c’era modo di salire su quel volo, e non ce n’erano altri per la mia destinazione. Nella mia testa, nel panico, ripetevo – Oh no, oh no, e adesso?!-


Soluzione→
Dopo aver ripetuto queste parole, stavo per entrare DI NUOVO in reazione. E lì mi sono messa a ridere. Perché ho realizzato che non era da me pensare in quel modo. Due pensieri negativi di “tutto nero” di seguito (e un altro in arrivo) sono una prova inequivocabile: Questa non sono io.

Ho realizzato che invece di allontanarmi sempre più da me con ogni evento accumulato, avevo bisogno di riconnettermi con me stessa.

Ho detto a voce alta: “Ferma! Questa non sono io. Non è in linea con chi sono e cosa voglio. Voglio cambiarlo, adesso. Universo, puoi mostrarmi qualcosa di magico?”
Ah! Finalmente ha iniziato ad aprirsi uno spazio. Potevo addirittura vedere meglio, e ho riguardato il monitor. E mi sono resa conto che l’imbarco si trovava proprio dove mi trovavo quando ho cominciato a correre dall’altra parte per perdere il volo sbagliato.

Questo mi ha fatto ridere di nuovo. L’Universo era dalla mia parte per tutto il tempo, ma io ero così presa dalla perdita dei miei bagagli e dalla paura della marijuana, così disconnessa da me stessa, che non ero riuscita a vedere che la mano che voleva aiutarmi era proprio davanti a me.

Ho rincorso il can per l’aia alla ricerca di quello che era già davanti a me. Vi è mai successo?

A quel punto sapevo che ce l’avrei fatta. Anche se avessi dovuto trasmigrare, connettermi con gli elementali. Mi ero riconnessa a me e da quello spazio ogni cosa era possibile. Non avrei potuto sbagliare.

Quindi, che sia una meditazione o un respiro profondo, una risata, una passeggiata nella natura o un poc & pod, fai quello che è necessario, qualsiasi cosa funzioni per te.
Ma assicurati di essere connesso con te, prima di iniziare a interagire con gli altri e creare reazioni.
Ti risparmierà un sacco di conflitti e angosce e aprirà infinite possibilità.


Kass Thomas






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